Flora e Fauna

La flora e la fauna del BOSCO all’interno della ex-cava SPEZIALA

L’ex cava Speziala con una ordinanza del 2005 dell’Azienda Regionale Foreste Veneto, è ora considerato un bosco a tutti gli effetti e come tale va tutelato a norma di legge.

Il bosco si estende all’interno di una vecchia cava di ghiaia dismessa a Ovest dell’abitato di San Massimo frazione di Verona.

Detto bosco attualmente conserva un patrimonio unico nel suo genere, visto che ormai la troppa antropizzazione (la modifica a causa delle attività umane) del territorio, vuoi per usi civili che per usi commerciali e artigianali, ha portato questa zona ad un impoverimento boschivo, con la conseguenza ovvia della scomparsa di molte specie di animali.

Fino a qualche decennio fa, nelle zone agricole intorno a San Massimo, erano presenti numerosi siepi, che fungevano da confine tra una proprietà e l’altra, queste siepi ospitavano uccelli tipici, come per esempio: capinere, cardellini, usignoli, scriccioli, peppole, lucherini, verzellini, verdoni, cince e tante altre ancora, tra i notturni erano presenti uccelli come l’assiolo e la civetta, tra i mammiferi erano diffusi i mustelidi (faina e donnola) e altre specie come il riccio, la volpe e la lepre.

Tutte queste specie di animali citate sono solo una piccola parte di animali che vivevano nelle nostre siepi, con la scomparsa di questi piccoli ecosistemi si sono rifugiati in un unico grande ecosistema che è il bosco di Cava Speziala.

Difatti questo bosco ospita ora una varietà interessante di piante e arbusti che hanno trovato, dopo un ventennio di crescita indisturbata, un equilibrio tale da poter affermare che per gli abitanti del quartiere è diventato una “fabbrica di ossigeno”.

Ritornando alle piante presenti nel bosco di Cava Speziala, si possono trovare tutte quelle che testimoniavano la presenza di grandi boschi che si estendevano nel territorio fino a qualche centinaia di anni fa. Gli alberi più comuni sono l’olmo, la quercia, il frassino, il pioppo bianco, il pioppo nero, l’acero campestre, il salice, la rubina, il carpino.

Il sottobosco è ricco di una vegetazione varia che dà possibilità di ospitare una numerosa microfauna, un esempio per tutti sono le numerose farfalle che hanno trovato in questo bosco l’ultimo rifugio.

Per quanto riguarda i volatili possiamo dire che all’interno del bosco trovano un habitat ideale per la sosta durante le loro migrazioni, non è da escludere infatti, che il bosco attualmente possa ospitare temporaneamente molte specie di uccelli migratori che da nord si dirigono a sud e viceversa, visto che la nostra provincia di Verona (Val d’Adige e Brennero) è la porta di un corridoio naturale per le rotte dei migratori.

Un elemento che purtroppo manca al bosco di Cava Speziala è l’acqua, se fosse presente questo elemento, sicuramente il bosco avrebbe un valore aggiunto al suo ecosistema, si può benissimo sostenere che la presenza di uno o più stagni all’interno del bosco farebbe aumentare la presenza di altri animali, come pesci, anfibi e uccelli tipici del mondo acquatico.

Questo patrimonio boschivo è l’ultima testimonianza da gestire e tutelare per le prossime generazioni, è impensabile che i nostri figli possano crescere senza dare un nome ai principali essere viventi che li circondano, una pianta quindi non sarà più per loro solo una albero qualsiasi ma avrà un nome che lo identifica e lo distingue.

Il bosco di Cava speziala deve essere tutelato anche per questo importante motivo, può essere usato da noi come un grande libro aperto dove ritrovare l’armonia con la terra origine della nostra esistenza.