(eco)Borgo

 

Questo progetto, posto a poche centinaia di metri dalla “Speziala”, dimostratosi poi economicamente insostenibile, avrebbe potuto impattare pesantemente sul quartiere di S.Massimo

Ecoborgo a San Massimo : la Giunta dà il via libera

(estratto da un articolo da l’Arena di Verona)

LA CITTÀ CHE CAMBIA. La Giunta comunale licenzia il piano che trasformerà l’area del Seminario in un complesso residenziale. Case e negozi, centri anziani, uffici per attività formative diocesane con impianti sportivi e un parco (17/08/2011)

 

Case. Negozi. Un centro per anziani non autosufficienti e altri edifici destinati all’assistenza socio-sanitaria. Uffici e locali per le attività della Chiesa e impianti sportivi, per tutti, oltre a un parco pubblico, con piste pedonali e ciclabili.
Passo in avanti decisivo per il progetto dell’Ecoborgo di Mezzacampagna, una «Verona Due» per circa 3.000 abitanti, autonoma dal punto di vista energetico e con materiali eco-compatibili, che verrà costruita sul terreno del Seminario di San Massimo, demolita gran parte degli edifici attuali. La Giunta comunale ha licenziato la delibera del Piano urbanistico attuativo del programma di riconversione urbanistica, che dopo le pubblicazioni andrà al voto del Consiglio, a fine settembre. Dopo l’approvazione potrà partire il cantiere, previsto di una decina d’anni, per un intervento che costerà circa 220 milioni.
I PROTAGONISTI di questa maxi-operazione (l’area del progetto è normata dall’articolo 30 della variante al Piano d’area Quadrante Europa, approvata con delibera del Consiglio regionale l’11 dicembre 2006) sono la Curia di Verona e la San Massimo spa. Quest’ultima è la società costituita nel marzo di tre anni fa dal Consorzio scaligero costruzioni e cioè Fedrigoli costruzioni spa, Impresa edile Lonardi spa, Viberto-Azienda generale costruzioni srl, Marconcini impresa costruzioni edili e stradali spa e con quote minori Impresa Bosco e la mantovana impresa Bottoli, affiancate dalla milanese Palladium Italia srl, il gruppo immobiliare che nel Veronese ha lanciato anche progetti per costruire un albergo sulle Torricelle, nell’area degli Stimmatini sotto il santuario Madonna di Lourdes, e capannoni accanto al futuro scalo ferroviaro di Isola della Scala.
Il piano dell’Ecoborgo — ad aggiudicarsi il concorso di progettazione è stato Maurice Kanah, con la sua KConsult Engineering Workshop — si estende su circa 387mila metri quadrati, cioè 116 campi veronesi (si potrà costruire fino a un massimo di 424mila metri cubi) e si divide in tre comparti. Il primo, su 210mila metri quadrati, è l’Ecoborgo vero e proprio, un complesso di alloggi residenziali, negozi di vicinato (di piccole dimensioni, come prescritto nella delibera di Giunta) e poi un parco pubblico di 35mila metri quadrati e un laghetto di circa 6.000.
IL SECONDO comparto, di 60mila metri quadrati, è quello destinato all’ambito sociale, con il Centro per anziani non autosufficienti, una scuola materna, un centro di assistenza per portatori di handicap, residenze assistite per anziani non autosufficienti e housing sociale, cioè appartamenti a prezzi calmierati, destinati a giovani coppie. Nel terzo lotto ci sarà il nuovo polo pastorale, quindi il Seminario minore (per studenti delle scuole medie e del liceo; il maggiore è quello, appena ristrutturato, a Veronetta, per gli studenti universitari), la chiesa con un auditorium da 800-900 posti, un ambito scolastico fruibile da tutti, spazi per i centri pastorali diocesani e per le maggiori associazioni diocesane, oltre a sale convegni. Poi ci saranno impianti sportivi all’aperto e una palestra-palazzetto dello sport da 200-250 posti da far utilizzare anche ai residenti nella Terza circoscrizione. Il Centro unitario missionario (Cum, della Cei) ora in un’ala del seminario di San Massimo, che non verrà abbattuta, verrà trasferito al Centro Carraro, in lungadige Attiraglio.
Attorno al complesso verranno ampliate le strade, anzitutto via Bacilieri e via Lugagnano, e costruite rotatorie alle intersezioni con i nuovi percorsi dell’Ecoborgo e all’innesto nella tangenziale. Su via Lugagnano sorgerà infine una nuova fermata dell’autobus, con possibile passerella aerea per attraversare la strada a piedi.